Scomodo è una parolaccia?
Scomodo ma non troppo, mi raccomando…
Quante volte hai chiesto il cambiamento e poi sei tornato sui tuoi passi, ti sei bloccato da qualche parte?
E se fosse perché il cambiamento ti richiede di essere disposto a entrare in zone sconosciute, che tu identifichi come scomode?
Come sarebbe se quella scomodità fosse solo l’inizio di un nuovo assetto, di un diverso modo di essere nel mondo?
E se quel diverso modo di essere non fosse tanto diverso come pensi sia il diverso,
se fossi semplicemente un po’ più vicino a ciò che sei veramente?
Quante volte hai giudicato sbagliato il diverso, tanto che non ti permetti di esplorare il tuo mondo per non arrivare a quel giudizio?
Sei disposto ora a uscire dal giudizio che dai sull’essere un po’ scomodo per
assecondare il tuo essere diverso e andare a braccetto con te?
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