La forza della parola, esprimerti fuori dal giudizio di ciò che scegli,
è l'invito a esplorare i luoghi in cui entri nella difficoltà di esprimerti con leggerezza e facilità.
Quali punti di vista hai che ti fanno sentire inadeguato? Cosa hai deciso di te che non è vero ma che credi assolutamente vero per te, che ti trattiene dall'essere te?
Quanto hai paura del giudizio degli altri perché ti stai giudicando?
Cosa hai deciso essere sbagliato di te, al punto che pensi sia meglio nasconderti? Sei disposto a essere talmente strano che nemmeno tu riesci a definirti in qualche modo dal gran che sei "strano"?
E come sarebbe scegliere di smettere di "faticare" per percepirti normale?
E se strano e normale fossero solo giudizi senza significato? Ti alleggerisce?
Come sarebbe tirare fuori la tua voce
ed essere te pienamente?