Tra vita e morte, quanto fai in nome dell'una o dell'altra, è l'invito a esplorare i luoghi in cui i tuoi punti di vista su questo argomento ti impediscono di vivere pienamente la vita che desideri.
Quante e quali paure hai della morte che non ti fanno vivere?
Quante e quali paure hai della vita che non ti fanno vivere?
Nella mia esperienza, ho avuto modo di osservare che spesso non si fanno o si fanno delle cose per paura che accada qualcosa di "irreparabile" a qualcuno a noi vicino o anche a noi stessi. Se questa fosse una grande bugia dietro la quale si nasconde altro?
In genere, i punti di vista costituiscono la gabbia entro la quale sei disposto a muoverti per creare. E se la creazione richiedesse qualcosa di totalmente nuovo e diverso, se richiedesse di uscire dai giudizi che limitano il tuo agire?
Sei disposto ad andare fuori dal controllo di te per essere te?
Parlare di vita e di morte non è sempre facile poiché spesso si entra nel campo dell'istinto di sopravvivenza, dei dolori, delle perdite. Come sarebbe se ogni perdita non fosse tale, se fosse qualcosa di diverso che hai identificato in quel modo? E...
Dove hai equiparato il sopravvivere al vivere?
Se tutti questi, e tanti altri, fossero solo punti di vista che ti limitano?
Come sarebbe esplorare gli spazi che ti fanno girare in piccolo
per iniziare a vivere in grande?
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