Lascia tutto e seguiti…
Parole piene di significato? Ma forse anche no! Quale importanza dai tu a questa frase? Il punto è che spesso queste parole sono state male interpretate.
Lasciare tutto, per molte persone significa liberarsi dei beni materiali, dei vestiti, delle comodità, ecc., perché solo vivendo nella povertà si può raggiungere un fantomatico risveglio spirituale.
Gli oggetti, e il benessere economico in generale, sono solo rappresentazioni nel mondo esteriore. La differenza sta nel significato che attribuisci a ciò che si mostra. Se non ti leghi emotivamente alle comodità, puoi pure essere il “grande risvegliato” nababbo di turno con facilità, gioia e gloria.
E allora che significa “lascia tutto e seguiti”?
Come sarebbe se questa frase ti chiedesse semplicemente di lasciare andare i giudizi, le sovrapposizioni, gli orpelli che per te non funzionano, per stabilire un contatto sempre più intimo con te, per riconoscere l’essenza in te e in tutto ciò che ti circonda, per vivere dalle percezioni, per viaggiare nell’onda?
Perché scappare dalla tua natura?
Se cerchi di andare altrove, se ti affidi a persone che secondo te “ne sanno di più”, se cerchi di imitare delle cose perché vedi che per altri funzionano, o altro, ma in tutto questo lasci indietro te, non funziona.
Gli eventi, le situazioni, ti riporteranno dove tu sei proprio tu…
Come un cane che gira in tondo inseguendo la coda, puoi passare anche decenni, o vite, alla ricerca di qualcosa che “pensi” vada bene per te ma che, alla fine dei conti, non ti funziona perché ti sei dimenticato dell’attore principale.
La ruota della vita: “E allora l’uomo gira intorno a se stesso per creare il suo mondo…”
E questa è la vita, è il fantastico, espansivo, nutriente gioco che la vita può essere quando sei e vivi in contatto con te.
Il senso
Mi chiedo e ti chiedo: ha davvero senso imitare gli altri, pensare di essere sbagliati, entrare nei punti di vista di chi ti circonda, farsi prendere dalle paure che aleggiano intorno?
Sì, certo, questo può avere un senso se consideri che poi arrivi a comprendere che hai girato in tondo, su mille altalene diverse, preso da mille giochi differenti. Per fare cosa? Per arrenderti, per provare a te stesso quello che sai già, quello che sei già, da sempre.
E se fosse possibile liberarsi da tutto questo girare in tondo? Non si fa forse prima evitando di perdersi nelle realtà degli altri?
Cosa c’è che non va
nell’assecondare semplicemente se stessi?
Quale bugia abbiamo bevuto che ci ha fatto credere che gli altri sono meglio? Che sono più capaci, più intelligenti, che hanno capito come funziona la vita?
E ok, per gli altri funziona, ma per te?
Sta funzionando quello che hai scelto fino a ora?
Cosa funziona per te?
Se da qualche parte, in qualche realtà, qualcosa non ti funziona, per favore, sii gentile con te stesso e seguiti. Non ti curare di quello che dicono o pensano gli altri, non ti curare di ciò che tu pensi di dover essere o di dover fare…
Segui il tuo Essere e… fot ti te ne!
Se guardi intorno a te e vedi persone felici, che realizzano i loro sogni, pensi davvero che imitandole puoi realizzare i tuoi? E se vedi persone tristi, in difficoltà, pensi davvero che rendendo significativo ciò che non va puoi cambiare le cose?
Vivi dalla domanda
Fatti mille e mille domande al giorno, ogni istante, e… segui Te. Così da vivere assaporando la felicità, quella vera, quella espansiva, quella nutriente…
Sii felice per ciò che gli altri realizzano nelle loro vite, sii grato. E poi guarda te, le tue scelte, ciò che sei. Segui la tua consapevolezza, il tuo essere infinito che tutto sa, che nulla ha da imparare o deve imitare…
Tutti i lavori che si possono fare, le infinite tecniche che si possono utilizzare, hanno lo scopo di portarti a riconoscere te e chi sei, hanno la funzione di accompagnarti nello scegliere te.
La scelta
Quando sei solo di fronte a te stesso e sei finalmente disposto a fare “La Scelta”, la vera scelta di te, consegni te stesso a te. E come può essere meglio di così?
E allora puoi riconoscere che davvero è tutto solo un fantastico gioco e che ti puoi divertire. Puoi fare o non fare delle cose scegliendo ciò che ti espande, che ti nutre, che va nella direzione in cui vuoi andare Tu.
E grazie a tutto e tutti.
Grazie a ciò che si mostra perché è il tuo gioco.
E tu lo scegli.
Il resto… c’è un resto?