“Il corpo invecchia, ci sono gli acciacchi, le difficoltà più o meno importanti cui fare
fronte di volta in volta, ecc… “
E se tutto, ma proprio tutto, fosse solo un interessante punto di vista?
Se tutto quello che è incastrato nel corpo, che spesso procura malanni, fosse il risultato di ciò che facciamo nostro ogni giorno? Se il corpo trattenesse dentro di sé pensieri, preoccupazioni e dolori che non gli appartengono?
La memoria del corpo
Ciascun input che diamo al corpo, sotto forma di pensieri o emozioni, va a costruire la memoria del corpo stesso.
Quando ci muoviamo dallo spazio dell’essere infinito non abbiamo alcuna possibilità di solidificare nel corpo pensieri o emozioni semplicemente perché siamo espansi, viviamo nel flusso, anzi, siamo il flusso.
Quando ci dimentichiamo dell’essere infinito che siamo, entriamo nel mondo delle illusioni e cominciamo a trattenere ciò che ci attraversa perché ci identifichiamo col pensiero, accadimento o emozione di turno.
Il sistema psichico è radicato nel corpo, anzi, è ciò che dà espressione al corpo che è, dunque, la manifestazione di ciò che pensiamo.
Il corpo è come una grande teca dentro la quale accatastiamo il vissuto, il risultato di tutto ciò con cui ci siamo identificati nel corso dell’esistere.
Il sistema energetico
Il sistema energetico dell’uomo è un universo entro il quale tutti i mondi, spazi e dimensioni possibili, prendono sede.
Ciascuna forma pensiero non sciolta, trattenuta nel corpo, prende sede in uno spazio, tempo e dimensione debitamente radicato in una parte del sistema energetico del corpo che, partendo dalla zona della colonna vertebrale, sviluppa l’intero universo personale coi suoi vari organi e sistemi.
Ogni volta che formuliamo un pensiero, viviamo una situazione, abbiamo un’emozione, esprimiamo un’energia più o meno densa che possiamo trattenere oppure rilasciare l’attimo dopo.
Avendo consapevolezza di come il pensiero si radica nel corpo, è facile dedurre quanto la solidità e la pesantezza delle forme pensiero accatastate possano influenzare la formazione, il mantenimento e il buon funzionamento degli organi, degli apparati e dei sistemi del corpo.
Come sarebbe se fosse possibile iniziare a liberare il corpo dalle zavorre che non ci appartengono?
Pensiero | Solidità e fluidità
Ciascuna esperienza, emozione o dolore trattenuto nel corpo nasce da forme pensiero, aggregati di energia, che per noi hanno assunto una valenza tale che, in qualche modo, entrano a fare parte di noi.
È possibile vivere senza indugiare sulle varie idee che ci siamo fatti su di noi? Chi siamo, senza identificazioni? Questa è una grande domanda alla quale la mente si aggrappa per continuare a sostenere il mulinello di pensieri entro il quale vorticare per esistere.
Un essere infinito ha forse il bisogno di identificarsi, creando solidità, per esistere, per vivere?
Se ci si muove entro la linearità del tempo e ci si identifica in essa, la solidità dei pensieri e delle azioni genera stabilità strutturando un vissuto. E come sarebbe, invece, vivere e muoversi nel qui e ora, in incrementi di dieci secondi, in modo da non lasciare che le energie ristagnino nel corpo? Vivere in incrementi di dieci secondi permette di uscire dalla solidificazione dei pensieri, delle identificazioni, dei condizionamenti, per vivere nel flusso, vivere nell’onda; per cavalcare l’onda.
Energia e pensiero
Ciascun pensiero esprime una determinata qualità vibratoria.
Ogni volta che ci focalizziamo su un pensiero, cominciamo ad addensarne l’energia corrispondente. Dal mondo sottile, delle percezioni, inizia così a formarsi una solidificazione, più o meno densa, del pensiero originario che arriva a mostrare, in fase ultima, una concretizzazione nel corpo.
Muoversi nello spazio delle percezioni, della vibrazione, evitando di rendere fissi i pensieri, gli stati d’animo, le convinzioni, consente di uscire dalla solidità dell’esistenza, da quello spazio nel quale il cambiamento è possibile solo entro parametri precostituiti, dallo spazio in cui anche ciò che immaginiamo, di cui fantastichiamo, sorge dalla serie di modelli predefiniti.
La mente è portata a vivere secondo punti fermi, a generare dei punti di ancoraggio in un percorso lineare creando, così, la percezione del tempo: del passato, del presente e del futuro.
Essere disponibili a uscire dalla linearità, a muoversi come onda, consente di vivere dalle percezioni, dall’energia, dalla vibrazione. E questo permette di vivere nello spazio delle infinite possibilità, dove il vero cambiamento è possibile, dove si può mostrare ciò che nemmeno riusciamo a immaginare.
Uscire dalle definizioni è ciò che consente di creare qualcosa di diverso.
Corpo | Energia e guarigione
Intervenendo sul corpo, per modificarne la condizione energetica, si dà l’avvio a un processo di autoguarigione.
Attualmente esistono diversi metodi che agiscono a livello energetico e sono ottimi al fine di raggiungere un buono stato di salute psico-fisica; tra questi, i Bodyworks™ di Access Consciousness™.
La particolarità dei Bodyworks™ di Access™ è che questi processi agiscono sulle diverse qualità energetiche dei pensieri che abbiamo accatastato nel corpo.
Come detto in precedenza, il pensiero risponde a una qualità energetica per cui, riconoscendo il tema che procura disagio, possiamo attivare l’energia richiesta e, a questo proposito, Access Consciousness™ ha individuato moltissimi processi utili per le diverse tematiche.
Sciogliendo gli accumuli nel corpo, i Bodyworks™ permettono di creare lo spazio necessario al cambiamento in modo da iniziare a funzionare con maggiore facilità nel quotidiano. Questi processi procurano uno stato di benessere generale, di espansione e di rilassatezza e permettono al corpo di ricevere innumerevoli benefici.